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www.mondoalpino.itIl Giro Del Gran Paradiso
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Il Giro Del Gran Paradiso
PROGRAMMA DEFINITIVO:
Tour del Gran Paradiso - 30/31 luglio, 1 Agosto
L’itinerario sarà questo.
http://www.cicloalpinismo.com/2008/07/giro-del-gran-paradiso.html
ma con qualche piccola modifica:
-1°GIORNO:Da Pont Canavese saliremo fino a Ceresole Reale con le macchine, sia per non essere vincolati dall’orario del bus, sia per evitare che le bici si rovinino nel bagagliaio. Lasceremo giù un auto che ci permetterà il primo di agosto di andare a recuperare le altre.
Su suggerimento di “Balvenie”,per evitare di farsi tutti i 15km di salita a Colle del Nivolet su asfalto, prenderemo il sentiero reale che porta fino alla diga del Serrù; non so’ xò dirvi con esattezza quanti km di asfalto eviteremo.
-1°GIORNO:Giunti alla casa di caccia ad Orvieille , ci sarà la possibilità di prendere un’alternativa in discesa di tipo AM.
-2°GIORNO: visto la scarsa disponibilità di posti nelle strutture in Val Di Cogne, abbiamo deciso di fermarci in quota e dormire in rifugio. FIGATA!!!!!!!!!
ELENCO PARTECIPANTI (in rigoroso ordine alfabetico):
-Alpiko
-AvoFabio
-Balvenie
-Bobby Six
-Lancillotto MBC
-Ruttok
-Salukkio
ELENCO STRUTTURE:
**30 Luglio – Da P.Canavese a Bien (Valsavarenche)**
Pernotto al Camphing Hotel Grivola (http://www.campinghotelgrivola.com/ )nella piccola frazione di Bien: 55€ a persona, comprensivo di cena e prima colazione.
**31 Luglio – Da Bien al Rifugio Sella (Val di Cogne) **
Pernotto al rifugio Vittorio Sella (http://www.rifugiosella.com/) : 45€ pernotto (+3€ per il kit lenzuola usa e getta) , cena e colazione .
Tour del Gran Paradiso - 30/31 luglio, 1 Agosto
L’itinerario sarà questo.
http://www.cicloalpinismo.com/2008/07/giro-del-gran-paradiso.html
ma con qualche piccola modifica:
-1°GIORNO:Da Pont Canavese saliremo fino a Ceresole Reale con le macchine, sia per non essere vincolati dall’orario del bus, sia per evitare che le bici si rovinino nel bagagliaio. Lasceremo giù un auto che ci permetterà il primo di agosto di andare a recuperare le altre.
Su suggerimento di “Balvenie”,per evitare di farsi tutti i 15km di salita a Colle del Nivolet su asfalto, prenderemo il sentiero reale che porta fino alla diga del Serrù; non so’ xò dirvi con esattezza quanti km di asfalto eviteremo.
-1°GIORNO:Giunti alla casa di caccia ad Orvieille , ci sarà la possibilità di prendere un’alternativa in discesa di tipo AM.
-2°GIORNO: visto la scarsa disponibilità di posti nelle strutture in Val Di Cogne, abbiamo deciso di fermarci in quota e dormire in rifugio. FIGATA!!!!!!!!!
ELENCO PARTECIPANTI (in rigoroso ordine alfabetico):
-Alpiko
-AvoFabio
-Balvenie
-Bobby Six
-Lancillotto MBC
-Ruttok
-Salukkio
ELENCO STRUTTURE:
**30 Luglio – Da P.Canavese a Bien (Valsavarenche)**
Pernotto al Camphing Hotel Grivola (http://www.campinghotelgrivola.com/ )nella piccola frazione di Bien: 55€ a persona, comprensivo di cena e prima colazione.
**31 Luglio – Da Bien al Rifugio Sella (Val di Cogne) **
Pernotto al rifugio Vittorio Sella (http://www.rifugiosella.com/) : 45€ pernotto (+3€ per il kit lenzuola usa e getta) , cena e colazione .
Ultima modifica di Salukkio il Mar 13 Lug 2010 - 20:01 - modificato 4 volte.
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
Aggiunta lista dei partecipanti
Ps: io e ruttok abbiamo postato la stessa cosa nella sezione "Cube" di RAI1 a distanza di 5 min l'uno dall'altro. INCREDIBBBBILE!!
Ps: io e ruttok abbiamo postato la stessa cosa nella sezione "Cube" di RAI1 a distanza di 5 min l'uno dall'altro. INCREDIBBBBILE!!
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
Io mi son già attivato a cercare le sistemazioni per le due notti.
Purtroppo in valsavaranche ci sono pochi hotel, B&B e agriturismi quindi quei pochi disponibili e soprattutto economici non li possiamo far scappare. A breve mi verrà comunicata la disponibiltà di una struttura in cui , a detta del proprietario, verrà applicata una tariffa speciale "biker" molto interessante!. Staremo a vedere...
Purtroppo in valsavaranche ci sono pochi hotel, B&B e agriturismi quindi quei pochi disponibili e soprattutto economici non li possiamo far scappare. A breve mi verrà comunicata la disponibiltà di una struttura in cui , a detta del proprietario, verrà applicata una tariffa speciale "biker" molto interessante!. Staremo a vedere...
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
Ultima modifica di Salukkio il Mer 23 Giu 2010 - 16:51 - modificato 3 volte.
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
E con l'amico di RAI1 "alpiko" siamo a quota sette.
Nessun cubista interessato? Dai che mancano solo 2 settimane!
Nessun cubista interessato? Dai che mancano solo 2 settimane!
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
Spero che ieri vi sia servito come allenamento per l'impresa che andate a fare. Auguri e divertitevi anche per noi.
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Le mie Foto
Score E-Bike anno 2020: Score Bike
- Nr. 074 uscite. - Nr. 009 uscite
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- Nr. 074 uscite. - Nr. 009 uscite
- ore di pedalate: 280:30 - ore di pedalata: 09:17
- Km. 3.264 - Km. 0160
- Dislivello +: 112.494 mt. - Dislivello +: 1.706 mt..
- Quota max: 2.596 mt. - Quota max: 773 mt.
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Re: Il Giro Del Gran Paradiso
Questi due giorni sono stati un buon banco di prova: 52km e 2500mt totali dove il mio fisico ha risposto molto bene.
Sono conscio del fatto che non sono nulla rispetto a quelli che ci aspettano ma sono comunque soddisfatto.
Vedremo di tenervi aggiornati durante i nostri spostamenti.
Sono conscio del fatto che non sono nulla rispetto a quelli che ci aspettano ma sono comunque soddisfatto.
Vedremo di tenervi aggiornati durante i nostri spostamenti.
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
Notizie dagli avventurieri:
"ciao, primo giorno perfetto! 1200 mt e 30 km sotto il sole e discesa spettacolo. Domani 2000 mt in 20 km casso amarissimi!"
Domani pensiamoli tanto sti ragazzi!!
"ciao, primo giorno perfetto! 1200 mt e 30 km sotto il sole e discesa spettacolo. Domani 2000 mt in 20 km casso amarissimi!"
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- Km. 3.264 - Km. 0160
- Dislivello +: 112.494 mt. - Dislivello +: 1.706 mt..
- Quota max: 2.596 mt. - Quota max: 773 mt.
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Re: Il Giro Del Gran Paradiso
Bell'impresa!!! Bravi ragazzi!!! Ma non è che li vedremo da fiammetta cicogna a Wild?
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
Sentiti ieri sera, giro completato con successo! A breve foto e commenti dai partecipanti!!
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Re: Il Giro Del Gran Paradiso
Il gruppo al completo, ragazzi che giro che fatica e che soddisfazioni....
Panoramica del luogo
Panoramica del luogo
Ruttok- Cubista primitivus
-
Numero di messaggi : 68
Data d'iscrizione : 24.09.08
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
Basta RUTTOK!!!! Bastano queste due foto per far capire quanto sia stato bello sia come panorami che come "combriccola"!!!!
BRAVI!!
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Re: Il Giro Del Gran Paradiso
Se posti altre foto di questo splendore, apro la cartella con tutte le foto che ho e le cancello tutte!!!!!!
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Re: Il Giro Del Gran Paradiso
NOOOOOOOOOOOOOO!!!
Non potate postare simili foto!!!
C'è gente che lavora e attende ancora le ferie!
:opop:
Comunque complimentoni per l'impresa
e per il paesaggio spettacolare!
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"La bicicletta insegna cos'è la fatica, cosa significa salire e scendere - non solo dalle montagne, ma anche nelle fortune e nei dispiaceri - insegna a vivere. Il ciclismo è un lungo viaggio alla ricerca di se stessi." - Anonimo
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
che foto incredibiliiiii sono senza parole mai viste cosi belle!!!!!!!
Ospite- Ospite
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
Posti da favola, biker con gli attributi rotondi, non oso immaginare che esperienza fantastica sia venuta fuori.
Riposate ma poi fateci vedere tante foto.
Riposate ma poi fateci vedere tante foto.
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
Fra tutti ci saranno almeno 2gb di materiale e quindi non so se aspettare di averle raccolte tutte e poi postare le migliori.
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
Purtroppo non riesco a girarla la carico con imageshack e me la gira lui anche se quando la carico è dritta quindi per cortesia girate le testoline se volete godervela
avofabio- Cubista primitivus
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Numero di messaggi : 50
Data d'iscrizione : 23.09.08
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
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- Dislivello +: 112.494 mt. - Dislivello +: 1.706 mt..
- Quota max: 2.596 mt. - Quota max: 773 mt.
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Ruttok- Cubista primitivus
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Numero di messaggi : 68
Data d'iscrizione : 24.09.08
Ruttok- Cubista primitivus
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Numero di messaggi : 68
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Ruttok- Cubista primitivus
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Numero di messaggi : 68
Data d'iscrizione : 24.09.08
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
Ruttok la tua foto è da copertina sulla rivista di MTB!! Bellissima!!
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Re: Il Giro Del Gran Paradiso
straquoto!E' solo un po' inclinata, sembra meno ripido di quanto fosse realmente.IddoCop ha scritto:Ruttok la tua foto è da copertina sulla rivista di MTB!! Bellissima!!
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David_jcd- Cubista micidialis
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Numero di messaggi : 2294
Data d'iscrizione : 24.09.08
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
Vogliamo una foto del lanci sulla sua nuova reign!!!
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David_jcd- Cubista micidialis
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Numero di messaggi : 2294
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Re: Il Giro Del Gran Paradiso
David_jcd ha scritto:straquoto!E' solo un po' inclinata, sembra meno ripido di quanto fosse realmente.IddoCop ha scritto:Ruttok la tua foto è da copertina sulla rivista di MTB!! Bellissima!!
Ma hai preso da quelli di RAI 1 per valutare le foto.......biker troppo centrale, cielo troppo azzurro, bici troppo pulita, ruote troppo sgonfie.....
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- Nr. 074 uscite. - Nr. 009 uscite
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- Km. 3.264 - Km. 0160
- Dislivello +: 112.494 mt. - Dislivello +: 1.706 mt..
- Quota max: 2.596 mt. - Quota max: 773 mt.
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Re: Il Giro Del Gran Paradiso
forse così rende un po' più giustizia? Mi sono permesso di vandalizzarla un po'.
Uhm... forse era meglio prima!
Uhm... forse era meglio prima!
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David_jcd- Cubista micidialis
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Numero di messaggi : 2294
Data d'iscrizione : 24.09.08
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
...foto troppo bella... esatto! Mi sono imparato il manuale!IddoCop ha scritto:
Ma hai preso da quelli di RAI 1 per valutare le foto.......biker troppo centrale, cielo troppo azzurro, bici troppo pulita, ruote troppo sgonfie.....
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David_jcd- Cubista micidialis
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Numero di messaggi : 2294
Data d'iscrizione : 24.09.08
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
Bellissime!!!
Sia quella di Avo che quella di Ruttok.
Giornata spettacolare!
Sono curioso di sapere chi è stato il fotografo e l'apparecchio utilizzato...
Ma avete notato il particolare della luna dietro Ruttok?
Avo sembra lanciato nel vuoto... cosa c'era dopo???
Sia quella di Avo che quella di Ruttok.
Giornata spettacolare!
Sono curioso di sapere chi è stato il fotografo e l'apparecchio utilizzato...
Ma avete notato il particolare della luna dietro Ruttok?
Avo sembra lanciato nel vuoto... cosa c'era dopo???
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"La bicicletta insegna cos'è la fatica, cosa significa salire e scendere - non solo dalle montagne, ma anche nelle fortune e nei dispiaceri - insegna a vivere. Il ciclismo è un lungo viaggio alla ricerca di se stessi." - Anonimo
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
Grandi, ragazzi! Come mi sarebbe piaciuto esserci...
AlfreDoss- Cubista indafaratus
-
Numero di messaggi : 287
Data d'iscrizione : 25.03.10
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
Le foto le fatte Marco "Anatas", il vero eroe del giro: grandissimo pedalatore (insieme a Lancillotto è quello che ha pedalato di più) e in discesa era a dir poco imprendibile e andava ovunque.
Per fare le foto ha usato una compatta della Lumix che fa foto in 16:9. Altro non so. Ora siamo impazienti di avere anche le altre.
Le foto sono state fatte domenica mattina presto mentre scendavamo dal rifugio Vittorio Sella: veramente tanta roba. Sarebbe da rifare ma al pensiero di farsi 1700mt di D+ di cui 400 a spalla (ma spalla spalla, non lo dico così tanto per dire!!!) ti fa' passare un po' la voglia!!!
Comunque scendere con bikers del calibro di Avo , Ruttok e appunto Anatas, un po' ti fa sentire una merdina ma nello stesso tempo ti spinge a migliorarti e cercare di fare meglio.
@Alfed: quand'è che mi fai un corso sulla latticizzazione?????
Per fare le foto ha usato una compatta della Lumix che fa foto in 16:9. Altro non so. Ora siamo impazienti di avere anche le altre.
Le foto sono state fatte domenica mattina presto mentre scendavamo dal rifugio Vittorio Sella: veramente tanta roba. Sarebbe da rifare ma al pensiero di farsi 1700mt di D+ di cui 400 a spalla (ma spalla spalla, non lo dico così tanto per dire!!!) ti fa' passare un po' la voglia!!!
Comunque scendere con bikers del calibro di Avo , Ruttok e appunto Anatas, un po' ti fa sentire una merdina ma nello stesso tempo ti spinge a migliorarti e cercare di fare meglio.
@Alfed: quand'è che mi fai un corso sulla latticizzazione?????
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
RoTi91 ha scritto:
Avo sembra lanciato nel vuoto... cosa c'era dopo???
Sassi.... Sassi....
Ancora sassi.....
e qualche pietra
avofabio- Cubista primitivus
-
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Re: Il Giro Del Gran Paradiso
avofabio ha scritto:
Sassi.... Sassi....
Ancora sassi.....
e qualche pietra
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Re: Il Giro Del Gran Paradiso
Mi sembra di capire che hai forato piuttosto frequentemente, eh?Salukkio ha scritto:
@Alfed: quand'è che mi fai un corso sulla latticizzazione?????
Alla prossima ti istruisco, prometto....
AlfreDoss- Cubista indafaratus
-
Numero di messaggi : 287
Data d'iscrizione : 25.03.10
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
AlfreDoss ha scritto:
Mi sembra di capire che hai forato piuttosto frequentemente, eh?
Alla prossima ti istruisco, prometto....
per la precisione ho pizzicato due volte
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
Le cose son due, o pressione bassa o sei ingrassato!!!Salukkio ha scritto:
per la precisione ho pizzicato due volte
AlfreDoss- Cubista indafaratus
-
Numero di messaggi : 287
Data d'iscrizione : 25.03.10
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
Diciamo che non ho avevo considerato i 10kg di roba che avevo sulla schiena....
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
Ma allora? Ci stuzzicate con qualche foto goduriosa e poi ci lasciate sulla graticola?
Mica si fanno queste cose!!!!
Foto, foto, foto!!!
Mica si fanno queste cose!!!!
Foto, foto, foto!!!
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
Ecco un breve racconto dell'amico Massimiliano "Balvenie":
Tour del Gran Paradiso 30-31 Luglio/01 Agosto 2010
Era da qualche tempo che mi ero prefissato di fare il giro del Gran Paradiso, precisamente poco dopo aver acquistato la mia mountain bike nell'Agosto 2009.
Frequentando mtb-forum su internet mi imbattei in un gruppo di ragazzi con la mia medesima intenzione; pensai che sarebbe stato molto meglio unirsi a loro piuttosto che cercar di convincere i soliti amici musoni.
Sono dunque qui a scrivere di un viaggio epico tra vette e ghiacciai, tra la flora e la fauna alpina
che mi ha permesso di conoscere dei ragazzi tosti in un'ambiente selvaggio ricco di storia.
Dopo svariati mesi a scriverne di fronte al pc, siamo ora tutti riuniti per la partenza alla frazione Chiapili di Sopra di Ceresole Reale.
In comune accordo decidiamo di percorrere la mulattiera reale, chiamata cosi per essere stata costruita dai valligiani in funzione del re Vittorio Emanuele; Proprio il re all'inizio del '900 decise di istituire i suoi terreni di caccia prediletti a parco nazionale, donando l'intero territorio alla regione Piemonte.
Il sentiero è veramente un'opera d'arte di costruzione a secco, migliaia di pietre una sopra l'altra per rendere la strada percorribile e costruire cosi dei tornanti atti a rendere la salita meno ostica.
Ci sono riusciti in pieno e noi con i nostri cavalli in alluminio iniziamo a sentirci un po dei Savoia dei nostri tempi.
Dopo alcuni tratti di mulattiera danneggiata, il sentiero sale che è un piacere; il fondo erboso lascia ora spazio ad un fondo piu' detritico ed il panorama inizia a farsi apprezzare con le dighe Serru' e Agnel in bella vista. Si sale fino alla congiunzione della mulattiera con l'asfalto. Purtroppo con la realizzazione della strada asfaltata, l'ultima parte della mulattiera è andata perduta, obbligandoci cosi' alla percorrenza dell'odiato bitume.
In poco piu' di mezz'ora siamo di fronte al rifugio Savoia al pianoro del Nivolet, gia' territorio Valdostano.
“mangiamo come se non ci fosse un domani” è stata l'esclamazione del simpatico Anatas.
Seduti cosi su una sedia piuttosto che su un sellino, ci ritroviamo davanti a dei vassoi ricolmi di polenta, salciccia, Cervo e spezzatino, il tutto innaffiato con del rustico vino rosso.
Pronti via, con il portafoglio piu' leggero siamo nuovamente in sella e in un'attimo siamo al bivio per il sentiero n°9 che consentendoci di salire un po, ci riporta in quota al cospetto della montagna che denomina tutto il territorio, il Gran Paradiso.
Svariati saliscendi ci permettono di rimanere in balconata, tutta splendidamente pedalabile con un panorama veramente unico; alcune soste per fotografare ci consentono di ammirare il territorio selvaggio.
Sfociamo cosi nel vallone Meyes dove una prima foratura ci costringe ad uno stop forzato.
Alcuni tornanti ci sovrastano fino a quota 2800 slm, si tratta del colle della Mento', punto piu' alto da raggiungere per il primo giorno.
Arrendendoci al portage, raggiungiamo la sommita' del colle che ci regala una vista spettacolare sulla Valsavaranche e sul lago Djouan.
Indossate le protezioni, si inizia a scendere con dei tornanti molto stretti e pietrosi che costringono ad una guida attenta e precisa; nostro malgrado alcuni tornanti troppo stretti non ci esulano dallo scendere dalle bici.
Incrociamo una coppia di bikers spagnoli intenti a salire in direzione opposta alla nostra e poco dopo una pizzicatura da parte del cestista Salukkio obbliga il gruppo ad una sosta sulla pietraia, poco prima di raggiungere il lago Djouan
.
Ancora un paio di tornanti e siamo sul bordo del lago, insieme alle placide vacche da pascolo, con il Gran Nomenon come sfondo. Ora ci attende una discesa “a tuono” tutta pedalabile ed il
morale del gruppo è alle stelle. Prima di raggiungere il casotto di Orvielle il sentiero risulta essere abbastanza pietroso con pietre fisse nel terreno, dove talvolta obbliga ad una guida con l'intento di evitare le pietre piu grosse.
Bisogna prestare attenzione alle lose taglia acqua; sono delle pietre piatte messe in verticale nel terreno e servono appunto per evitare che l'acqua con il tempo scavi nel sentiero, rendendolo inagibile.
A volte in velocita' si riesce a saltarle, ma bisogna in ogni caso prestare attenzione perchè alcune di esse sono molto alte.
Il sentiero sconnesso ha lasciato posto ora ad un sentiero super battutto e molto divertente, poco prima di raggiungere una malga, dove si sosta in attesa di ricompattare il gruppo.
Superato il casotto di Orvielle di comune accordo, prendiamo una variante che ci condurra' a Eau Rousse, che, a detta di Salukkio, sara' molto divertente.
Deviato a destra, le aspettativa del nostro amico non verranno smentite ed incomincia un sentiero che definire divertente è abbastanza riduttivo; si tratta di una traccia molto scorrevole nel sottobosco con tornanti, radici e cambi di pendenza favolosi. L'eccitazione è ai massimi livelli, urla e grida di appagamento fanno da contorno. Mi faccio prendere dall'euforia ed in un tornante sbaglio l'ingresso e mi trovo per terra.
Si continua sempre “a tutta” con il “flow” del sentiero che ci accompagna fino alla frazione Eau Rousse, dove nostro malgrado constatiamo che il divertimento per oggi finisce qui.
Due pedalate e in un'attimo siamo a Bien dove una cena ed un sonno riparatore dovrebbero metterci in sesto per la super salita di domani. Il tempo fino ad ora è stato fantastico e vedremo cosa ci riservera nei giorni a seguire.
Sveglia e colazione con un sole fantastico in cielo, iniziamo a pedalare i tornanti del sentiero che ci condurra' al col Lauson 3300slm. Ci attendono quindi 1700 metri di dislivello e tutti sappiamo che sara' dura.
Usciti dal bosco raggiungiamo il casotto di Levionaz inferiore, sostiamo ed una simpatica Volpe decide di farci compagnia. Il posto è fantastico, una fontana di acqua fresca, erba che sembra di un prato inglese, il tutto condito con un tempo a dir poco fantastico. A malincuore lasciamo la frazione e continuiamo per la nostra strada. Il sentiero sale per continui tornanti che solo un paio di noi fanno pedalando. La stanchezza si fa sentire e decidiamo per un'altra sosta ricostituente.
Si continua e sembra non arrivare piu' la meta; raggiungiamo un fondo detritico dove procedere con le bici a spinta risulta molto difficile. Da qui al colle si procede con le bici in spalla ed una lenta ma inesorabile progressione ci conduce uno ad uno alla nostra meta piu alta di tutto il giro, il colle Lauson 3300slm.
Finalmente possiamo godere di una sosta, sapendo che per oggi le fatiche sono finite.
Una lunga discesa ci attende prima di raggiungere il rifugio Vittorio Sella che vediamo direttamente dal colle.
I primi metri di discesa sono molto ostici e ci obbligano a muovere i piedi con prudenza; si passa poi a fianco a delle corde fisse che lasciano intendere dei passaggi molto esposti.
Raggiunto il pulpito, sotto di noi vediamo una serie di tornanti molto battuti che farebbero rabbrividire i meno avvezzi all'equilibrio con la mountain bike.
L'adrenalina incomincia a salire ed iniziamo ad inforcare i tornanti con una bella andatura, non si potrebbe chiedere di meglio!
Il terreno friabile a volte ci costringe a poggiare qualche piede a terra, ma il divertimento è veramente tanto, come direbbe qualcuno:” quella è veramente tanta roba”.
Raggiungiamo uno slargo quasi pianeggiante e ne approfittiamo per ricompattare il gruppo. Si continua a scendere su un fondo pietroso ma comunque buono anche per la mia bike con soli 100 mm di escursione. Si fa tutto ad una buona velocita, dai taglia acqua alle pietre piu grosse fino a raggiungere un fondo erboso che purtroppo ci deposita sull'affollato piano del rifugio Vittorio Sella, a giochi ormai ultimati.
Anche per oggi il divertimento è finito e ci attende una buona cena.
Interpellandoci a vicenda, decidiamo di partire di buon'ora per l'ultimo giorno, che sara' quello con la maggior parte di km da percorrere (60km circa).
Partiamo cosi' alle 7 del mattino per l'epilogo del nostro fantastico viaggio; iniziamo a scendere sulla trialistica mulattiera che ci rende le cose non proprio agevoli, visti i gradini e i pietroni che troviamo. Raggiungiamo il tratto nel bosco che personalmente preferisco fare a piedi, mentre alcuni di noi si divertono come matti giu' dai tronchi.......prendiamo infine una scorciatoia su prato e siamo in centro a Cogne.
Si tratta di un paese veramente attivo e troviamo molta gente per le strade, cosi' come nei bar; dopo una seconda colazione ci dirigiamo in direzione Valleile dove una ripida strada asfaltata ci attende.
Percorriamo numerosi tornanti,anche a pendenze sostenute, per poi iniziare il tratto sterrato che infine ci conduce al rifugio sogno di Bertzè.
Pranziamo per rifocillarci un po; seguira' una mulattiera di 300 metri di dislivello, la cui sommita sara' la finestra di Champorcher.
Dopo averla percorsa quasi tutta a piedi, iniziamo la discesa molto instabile su pietroni che ci permettere di raggiungere la sterrata per il rifugio Dondena.
Sosta per riempire le sacche idriche, birra veloce e iniziamo ad ammirare quella che tutti noi pensiamo sara' l'ultima salita del giro..... non sara' cosi, ma in quel momento non lo sappiamo.
Iniziamo cosi' la salita in direzione del fantomatico colle Larissa dove troveremo una delle discese piu' bastarde mai percorse nel giro, e forse non solo del giro.
Salendo si inizia a patire la stanchezza dove tratti percorribili in bicicletta, vengono invece percorsi a piedi, non da tutti ma dalla maggior parte del team.
Troviamo in cima un'impianto di risalita per la stagione invernale, perdiamo quota ed iniziamo finalmente quella che sara' l'ultima salita ben tenuta nonostante l'assenza totale di escursionisti su questa mulattiera.
Raggiungiamo cosi il colle Larissa e una fitta nebbia ci da il benvenuto.
Il tempo di vestirci a dovere e cavalchiamo quella che sara' veramente l'ultima discesa sterrata del giro.
Una traccia di sentiero molto pietrosa si fa domare abbastanza bene, qua e la troviamo tracce di vernice atte ad indicare il sentiero da seguire; il vallone è abbastanza complicato e bisogna fare attenzione a dove passare.
Raggiungiamo cosi' un'alpeggio con bovini al pascolo, guadiamo il torrente e quello che prima era un sentiero mediamente percorribile, diventa ora un sentiero assolutamente inciclabile con pietroni e passaggi stretti, dove persino a piedi non rende agevole il passaggio.
Un capottamento da parte del sottoscritto,condiscono il tutto e poco dopo raggiungiamo un secondo alpeggio.
Dopo un'ultimo tratto poco percorribile raggiungiamo infine la strada sterrate che ci consentira' di reperire l'abitato di Pianprato.
Una ventina di km su asfalto sara' l'ultima impresa che dovremo affrontare prima di raggiungere le auto.
Preceduto da mesi di allenamento è stato un giro veramente avventuroso dove il fattore meteo puo essere veramente determinante a certe quote.
Una compagnia di ragazzi e tanto coraggio han fatto si' che il sogno si avverasse nella speranza di ripetere l'avventura su altri territori.
Tour del Gran Paradiso 30-31 Luglio/01 Agosto 2010
Era da qualche tempo che mi ero prefissato di fare il giro del Gran Paradiso, precisamente poco dopo aver acquistato la mia mountain bike nell'Agosto 2009.
Frequentando mtb-forum su internet mi imbattei in un gruppo di ragazzi con la mia medesima intenzione; pensai che sarebbe stato molto meglio unirsi a loro piuttosto che cercar di convincere i soliti amici musoni.
Sono dunque qui a scrivere di un viaggio epico tra vette e ghiacciai, tra la flora e la fauna alpina
che mi ha permesso di conoscere dei ragazzi tosti in un'ambiente selvaggio ricco di storia.
Dopo svariati mesi a scriverne di fronte al pc, siamo ora tutti riuniti per la partenza alla frazione Chiapili di Sopra di Ceresole Reale.
In comune accordo decidiamo di percorrere la mulattiera reale, chiamata cosi per essere stata costruita dai valligiani in funzione del re Vittorio Emanuele; Proprio il re all'inizio del '900 decise di istituire i suoi terreni di caccia prediletti a parco nazionale, donando l'intero territorio alla regione Piemonte.
Il sentiero è veramente un'opera d'arte di costruzione a secco, migliaia di pietre una sopra l'altra per rendere la strada percorribile e costruire cosi dei tornanti atti a rendere la salita meno ostica.
Ci sono riusciti in pieno e noi con i nostri cavalli in alluminio iniziamo a sentirci un po dei Savoia dei nostri tempi.
Dopo alcuni tratti di mulattiera danneggiata, il sentiero sale che è un piacere; il fondo erboso lascia ora spazio ad un fondo piu' detritico ed il panorama inizia a farsi apprezzare con le dighe Serru' e Agnel in bella vista. Si sale fino alla congiunzione della mulattiera con l'asfalto. Purtroppo con la realizzazione della strada asfaltata, l'ultima parte della mulattiera è andata perduta, obbligandoci cosi' alla percorrenza dell'odiato bitume.
In poco piu' di mezz'ora siamo di fronte al rifugio Savoia al pianoro del Nivolet, gia' territorio Valdostano.
“mangiamo come se non ci fosse un domani” è stata l'esclamazione del simpatico Anatas.
Seduti cosi su una sedia piuttosto che su un sellino, ci ritroviamo davanti a dei vassoi ricolmi di polenta, salciccia, Cervo e spezzatino, il tutto innaffiato con del rustico vino rosso.
Pronti via, con il portafoglio piu' leggero siamo nuovamente in sella e in un'attimo siamo al bivio per il sentiero n°9 che consentendoci di salire un po, ci riporta in quota al cospetto della montagna che denomina tutto il territorio, il Gran Paradiso.
Svariati saliscendi ci permettono di rimanere in balconata, tutta splendidamente pedalabile con un panorama veramente unico; alcune soste per fotografare ci consentono di ammirare il territorio selvaggio.
Sfociamo cosi nel vallone Meyes dove una prima foratura ci costringe ad uno stop forzato.
Alcuni tornanti ci sovrastano fino a quota 2800 slm, si tratta del colle della Mento', punto piu' alto da raggiungere per il primo giorno.
Arrendendoci al portage, raggiungiamo la sommita' del colle che ci regala una vista spettacolare sulla Valsavaranche e sul lago Djouan.
Indossate le protezioni, si inizia a scendere con dei tornanti molto stretti e pietrosi che costringono ad una guida attenta e precisa; nostro malgrado alcuni tornanti troppo stretti non ci esulano dallo scendere dalle bici.
Incrociamo una coppia di bikers spagnoli intenti a salire in direzione opposta alla nostra e poco dopo una pizzicatura da parte del cestista Salukkio obbliga il gruppo ad una sosta sulla pietraia, poco prima di raggiungere il lago Djouan
.
Ancora un paio di tornanti e siamo sul bordo del lago, insieme alle placide vacche da pascolo, con il Gran Nomenon come sfondo. Ora ci attende una discesa “a tuono” tutta pedalabile ed il
morale del gruppo è alle stelle. Prima di raggiungere il casotto di Orvielle il sentiero risulta essere abbastanza pietroso con pietre fisse nel terreno, dove talvolta obbliga ad una guida con l'intento di evitare le pietre piu grosse.
Bisogna prestare attenzione alle lose taglia acqua; sono delle pietre piatte messe in verticale nel terreno e servono appunto per evitare che l'acqua con il tempo scavi nel sentiero, rendendolo inagibile.
A volte in velocita' si riesce a saltarle, ma bisogna in ogni caso prestare attenzione perchè alcune di esse sono molto alte.
Il sentiero sconnesso ha lasciato posto ora ad un sentiero super battutto e molto divertente, poco prima di raggiungere una malga, dove si sosta in attesa di ricompattare il gruppo.
Superato il casotto di Orvielle di comune accordo, prendiamo una variante che ci condurra' a Eau Rousse, che, a detta di Salukkio, sara' molto divertente.
Deviato a destra, le aspettativa del nostro amico non verranno smentite ed incomincia un sentiero che definire divertente è abbastanza riduttivo; si tratta di una traccia molto scorrevole nel sottobosco con tornanti, radici e cambi di pendenza favolosi. L'eccitazione è ai massimi livelli, urla e grida di appagamento fanno da contorno. Mi faccio prendere dall'euforia ed in un tornante sbaglio l'ingresso e mi trovo per terra.
Si continua sempre “a tutta” con il “flow” del sentiero che ci accompagna fino alla frazione Eau Rousse, dove nostro malgrado constatiamo che il divertimento per oggi finisce qui.
Due pedalate e in un'attimo siamo a Bien dove una cena ed un sonno riparatore dovrebbero metterci in sesto per la super salita di domani. Il tempo fino ad ora è stato fantastico e vedremo cosa ci riservera nei giorni a seguire.
Sveglia e colazione con un sole fantastico in cielo, iniziamo a pedalare i tornanti del sentiero che ci condurra' al col Lauson 3300slm. Ci attendono quindi 1700 metri di dislivello e tutti sappiamo che sara' dura.
Usciti dal bosco raggiungiamo il casotto di Levionaz inferiore, sostiamo ed una simpatica Volpe decide di farci compagnia. Il posto è fantastico, una fontana di acqua fresca, erba che sembra di un prato inglese, il tutto condito con un tempo a dir poco fantastico. A malincuore lasciamo la frazione e continuiamo per la nostra strada. Il sentiero sale per continui tornanti che solo un paio di noi fanno pedalando. La stanchezza si fa sentire e decidiamo per un'altra sosta ricostituente.
Si continua e sembra non arrivare piu' la meta; raggiungiamo un fondo detritico dove procedere con le bici a spinta risulta molto difficile. Da qui al colle si procede con le bici in spalla ed una lenta ma inesorabile progressione ci conduce uno ad uno alla nostra meta piu alta di tutto il giro, il colle Lauson 3300slm.
Finalmente possiamo godere di una sosta, sapendo che per oggi le fatiche sono finite.
Una lunga discesa ci attende prima di raggiungere il rifugio Vittorio Sella che vediamo direttamente dal colle.
I primi metri di discesa sono molto ostici e ci obbligano a muovere i piedi con prudenza; si passa poi a fianco a delle corde fisse che lasciano intendere dei passaggi molto esposti.
Raggiunto il pulpito, sotto di noi vediamo una serie di tornanti molto battuti che farebbero rabbrividire i meno avvezzi all'equilibrio con la mountain bike.
L'adrenalina incomincia a salire ed iniziamo ad inforcare i tornanti con una bella andatura, non si potrebbe chiedere di meglio!
Il terreno friabile a volte ci costringe a poggiare qualche piede a terra, ma il divertimento è veramente tanto, come direbbe qualcuno:” quella è veramente tanta roba”.
Raggiungiamo uno slargo quasi pianeggiante e ne approfittiamo per ricompattare il gruppo. Si continua a scendere su un fondo pietroso ma comunque buono anche per la mia bike con soli 100 mm di escursione. Si fa tutto ad una buona velocita, dai taglia acqua alle pietre piu grosse fino a raggiungere un fondo erboso che purtroppo ci deposita sull'affollato piano del rifugio Vittorio Sella, a giochi ormai ultimati.
Anche per oggi il divertimento è finito e ci attende una buona cena.
Interpellandoci a vicenda, decidiamo di partire di buon'ora per l'ultimo giorno, che sara' quello con la maggior parte di km da percorrere (60km circa).
Partiamo cosi' alle 7 del mattino per l'epilogo del nostro fantastico viaggio; iniziamo a scendere sulla trialistica mulattiera che ci rende le cose non proprio agevoli, visti i gradini e i pietroni che troviamo. Raggiungiamo il tratto nel bosco che personalmente preferisco fare a piedi, mentre alcuni di noi si divertono come matti giu' dai tronchi.......prendiamo infine una scorciatoia su prato e siamo in centro a Cogne.
Si tratta di un paese veramente attivo e troviamo molta gente per le strade, cosi' come nei bar; dopo una seconda colazione ci dirigiamo in direzione Valleile dove una ripida strada asfaltata ci attende.
Percorriamo numerosi tornanti,anche a pendenze sostenute, per poi iniziare il tratto sterrato che infine ci conduce al rifugio sogno di Bertzè.
Pranziamo per rifocillarci un po; seguira' una mulattiera di 300 metri di dislivello, la cui sommita sara' la finestra di Champorcher.
Dopo averla percorsa quasi tutta a piedi, iniziamo la discesa molto instabile su pietroni che ci permettere di raggiungere la sterrata per il rifugio Dondena.
Sosta per riempire le sacche idriche, birra veloce e iniziamo ad ammirare quella che tutti noi pensiamo sara' l'ultima salita del giro..... non sara' cosi, ma in quel momento non lo sappiamo.
Iniziamo cosi' la salita in direzione del fantomatico colle Larissa dove troveremo una delle discese piu' bastarde mai percorse nel giro, e forse non solo del giro.
Salendo si inizia a patire la stanchezza dove tratti percorribili in bicicletta, vengono invece percorsi a piedi, non da tutti ma dalla maggior parte del team.
Troviamo in cima un'impianto di risalita per la stagione invernale, perdiamo quota ed iniziamo finalmente quella che sara' l'ultima salita ben tenuta nonostante l'assenza totale di escursionisti su questa mulattiera.
Raggiungiamo cosi il colle Larissa e una fitta nebbia ci da il benvenuto.
Il tempo di vestirci a dovere e cavalchiamo quella che sara' veramente l'ultima discesa sterrata del giro.
Una traccia di sentiero molto pietrosa si fa domare abbastanza bene, qua e la troviamo tracce di vernice atte ad indicare il sentiero da seguire; il vallone è abbastanza complicato e bisogna fare attenzione a dove passare.
Raggiungiamo cosi' un'alpeggio con bovini al pascolo, guadiamo il torrente e quello che prima era un sentiero mediamente percorribile, diventa ora un sentiero assolutamente inciclabile con pietroni e passaggi stretti, dove persino a piedi non rende agevole il passaggio.
Un capottamento da parte del sottoscritto,condiscono il tutto e poco dopo raggiungiamo un secondo alpeggio.
Dopo un'ultimo tratto poco percorribile raggiungiamo infine la strada sterrate che ci consentira' di reperire l'abitato di Pianprato.
Una ventina di km su asfalto sara' l'ultima impresa che dovremo affrontare prima di raggiungere le auto.
Preceduto da mesi di allenamento è stato un giro veramente avventuroso dove il fattore meteo puo essere veramente determinante a certe quote.
Una compagnia di ragazzi e tanto coraggio han fatto si' che il sogno si avverasse nella speranza di ripetere l'avventura su altri territori.
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
...emozionante...
_________________
Le mie Foto
Score E-Bike anno 2020: Score Bike
- Nr. 074 uscite. - Nr. 009 uscite
Score E-Bike anno 2020: Score Bike
- Nr. 074 uscite. - Nr. 009 uscite
- ore di pedalate: 280:30 - ore di pedalata: 09:17
- Km. 3.264 - Km. 0160
- Dislivello +: 112.494 mt. - Dislivello +: 1.706 mt..
- Quota max: 2.596 mt. - Quota max: 773 mt.
- Km. 3.264 - Km. 0160
- Dislivello +: 112.494 mt. - Dislivello +: 1.706 mt..
- Quota max: 2.596 mt. - Quota max: 773 mt.
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
Ho faticato anch'io nei tratti a spinta soltanto leggedolo...
_________________
"La bicicletta insegna cos'è la fatica, cosa significa salire e scendere - non solo dalle montagne, ma anche nelle fortune e nei dispiaceri - insegna a vivere. Il ciclismo è un lungo viaggio alla ricerca di se stessi." - Anonimo
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
Dopo circa un mese di attesa, eccovi una raccolta delle foto del primo dei tre giorni:
http://picasaweb.google.it/Salukkio/GiroDelGranParadisoPrimoGiorno#
http://picasaweb.google.it/Salukkio/GiroDelGranParadisoPrimoGiorno#
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
Finalmenteeeeeeeeeeeeeeee
_________________
Le mie Foto
Score E-Bike anno 2020: Score Bike
- Nr. 074 uscite. - Nr. 009 uscite
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- Km. 3.264 - Km. 0160
- Dislivello +: 112.494 mt. - Dislivello +: 1.706 mt..
- Quota max: 2.596 mt. - Quota max: 773 mt.
- Km. 3.264 - Km. 0160
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- Quota max: 2.596 mt. - Quota max: 773 mt.
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
IddoCop ha scritto:Finalmenteeeeeeeeeeeeeeee
a chi lo dici!!!! ci è voluto un mese per avere tutte quelle dei primi due giorni e spero che le restanti mi arrivino presto
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
come immaginavo, bellissime!!!
_________________
Le mie Foto
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- Nr. 074 uscite. - Nr. 009 uscite
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- Nr. 074 uscite. - Nr. 009 uscite
- ore di pedalate: 280:30 - ore di pedalata: 09:17
- Km. 3.264 - Km. 0160
- Dislivello +: 112.494 mt. - Dislivello +: 1.706 mt..
- Quota max: 2.596 mt. - Quota max: 773 mt.
- Km. 3.264 - Km. 0160
- Dislivello +: 112.494 mt. - Dislivello +: 1.706 mt..
- Quota max: 2.596 mt. - Quota max: 773 mt.
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
http://picasaweb.google.it/Salukkio/GiroDelGranParadisoPrimoGiorno#[/quote[/url]]Salukkio ha scritto:Dopo circa un mese di attesa, eccovi una raccolta delle foto del primo dei tre giorni:
[url=http://picasaweb.google.it/Salukkio/GiroDelGranParadisoPrimoGiorno#
Bellissime!!! Aspetto le altre.
frank 64- Cubista sudatus
-
Numero di messaggi : 580
Data d'iscrizione : 01.06.09
Re: Il Giro Del Gran Paradiso
Ecco le foto del secondo giorno:
http://picasaweb.google.it/Salukkio/GiroDelGranParadisoSecondoGiorno#
piano piano arriveranno anche quelle dell'ultimo giorno.
http://picasaweb.google.it/Salukkio/GiroDelGranParadisoSecondoGiorno#
piano piano arriveranno anche quelle dell'ultimo giorno.
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