Traversata Sauch - Cauria (BZ) - mercoledi 30 giugno

Per mercoledi, pensvo di fare questo bel giretto:

: https://cube.forumattivo.com/alto-adige-f23/traversata-sauch-cauria-bz-t1587.htm#74295

Partecipanti:

- Iddo
- David
- Mylor
- The Teacher

Speriamo di non trovarne, come quando sono andato l'ultima volta.....

Ma dai che così diamo un po' di roba in pasto ai fat albert!!!

Signore e signori!!!
Sono dei vostri!!!!

Sarà un gran giro!

Senza dubbio!!! meteo dice tempo fenomenale!!

Però voi due infamoni con il pignone da 34 avete un vantaggio!!

Allora ritrovo a Salorno centro, verso le ore 09,00 - 09,15. Pranzo al sacco e pieno di acqua, anche se non ricordo male dal maso dove partiamo ci dovrebbe essere una fontana.

Ste hai una cartina?? sennò porto la mia della tabacco parco naturale monte corno che copre fino a Salorno!

Ma che domande mi fai??? :-))

Mylor ha scritto:Ste hai una cartina?? sennò porto la mia della tabacco parco naturale monte corno che copre fino a Salorno!

IddoCop ha scritto:Ma che domande mi fai??? :-))

il capo ce l'ha tatuata sulla nuca la bassa atesina!

David_jcd ha scritto:il capo ce l'ha tatuata sulla nuca la bassa atesina!

Allora la vede solo quello che sta dietro di lui

Oggi ragazzi si suda veramente!! Previsti 25 gradi alle 9 di mattina

qui a fortezza ce ne sono 18 e sono solo le 7!!

e infatti....oggi e´ stata una sauna!

Meno male che questo itinerario è praticamente tutto sotto gli alberi....se no dubito che saremo riusciti a terminarlo!!!!

FOTO
FOTO

http://picasaweb.google.it/iddocop/TraversataSauchCauria2010?feat=directlink

GARMIN: http://connect.garmin.com/player/38796051

si vede bene dove abbiamo sbagliato strada!

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Votazione del giro di ieri: (da una a dieci stelline)

ZONA PAESAGGISTICA: ***
ITINERARIO: ****
SEGNALETICA: **
RISTORI: *
ACQUA SUL PERCORSO: ******
CICLABILITA': *********
DIFFICOLTA': ******
DISCESA: **********

addirittura il massimo del voto per la discesa?
Io direi otto, mi piacciono più quelle meno sconnesse ma più guidate...
Sai a cosa penso!

David_jcd ha scritto:addirittura il massimo del voto per la discesa?
Io direi otto, mi piacciono più quelle meno sconnesse ma più guidate...
Sai a cosa penso!

Monte Specieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee Olè!!

bravissimissimi!!!!!!!

belle foto Ste!

...e viva il TAG!

Mylor ha scritto:Ste hai una cartina?? sennò porto la mia della tabacco parco naturale monte corno che copre fino a Salorno!

E qui si consumò la più grande gufata del secolo!!!

... mi sembrava di aver scritto troppo e infatti non mi sbagliavo!

ELISA ANGIOLINI ha scritto:david è stato bello oggi???

Ciao!
Sisi!
Pedalare in compagnia dei cubisti è sempre bello!
Il capo è passato a prendermi alle 7.55, siamo arrivati a Salorno alle 9 circa ed abbiamo aspettato di fronte a due bei caffè Mylor. Nel frattempo una signora, stregata dal fascino di Kira, ha cominciato a raccontarci un sacco di cose. Non chiedetemi cosa perchè parlava veloce veloce ed in una lingua che non conoscevo, credo dialetto salornese!
Siccome al telefono Mylor poco prima si era tradito dicendo "Siamo a Trento Sud", pensavamo sarebbe arrivato col cognato, ed invece il compagno era Teacher. Ci siamo portati al punto di partenza ed abbiamo cominciato a pedalare di gran carriera, faceva molto caldo...
Finalmente si entra nel bosco, l'asfalto si trasforma in sterrato e soprattutto la luce del sole si riflette sulle foglie degli alberi prima di colpire noi, che siamo rinfrancati da una temperatura più ragionevole. Povo dopo l'entrata nel bosco il capo comincia ad incontrare le prime difficoltà nell'interpretare la guida. Siccome non riesco ad essere d'aiuto sfodero il primo panino, che mi sbrano in zerodue. Continuiamo per l'unica (per ora) strada disponibile. Teacher ha un altro ritmo, e si trova a doverci aspettare diverse volte. Nel frattempo riesce con grande disinvoltura a svolgere attività collaterali e commissioni varie.
Imprecando contro le salite, e acclamando in continuazione al fantomatico "tappeto di foglie" ci ritroviamo in un labirinto nel quale non possiamo che perderci. Il modo migliore per uscirne è quello di andare per esclusione, nel senso che prima si provano tutte le strade sbagliate, e alla fine si imbrocca quella giusta. Di nessun aiuto sono il navigatore di Mylor (che anzi pare avere volontà propria e prendersi allegramente gioco di noi), la carta tobacco del capo ed il suo navigatore, che proprio non aveva voce in capitolo, non si sa bene perchè. Il sospetto che assale me e Igor è che la scansione georeferenziata a mano da Mylor sia in realtà georeferenziata a taiwan, in una parola tarocca. Mezzogiorno è passato da un po'. Nel frattempo io riesco a vedere un bel capriolo saltare al lato della strada, mentre Iddo intravede un altro animale. Non sa di cosa si tratti, ma a detta sua è molto grosso.
... la carica iniziale è finita da un bel po', la speranza anche e siamo già nella pedalata per disperazione, anche detta "pedalata triangolare". Nella ricerca del biotopo fantasma, citato nella seconda riga della guida (che consta di 2 pagine di indicazioni), proseguiamo.
Pedala pedala troviamo questo stramaledetto biotopo, lo costeggiamo proprio come suggerisce la guida e con grandi pessimismo e fastidio arriviamo alla malga nonmiricordocomesichiami.
Ci fermiamo alla baita forestale. Di fronte ad essa un bel prato verde ed un laghetto molto poco profondo. Dall'altra parte della strada una fontana con acqua freschissima. Il tutto condito da un nutrito esercito di tafani.
Vicino al laghetto una persona sembra prendere il sole su una sedia a sdraio. Scopriremo poco più tardi che in realtà era il cadavere sacrificato alla causa dei tafani di un turista sprovveduto. Insomma, a prendere il sole ci aveva provato, ignaro di cosa lo attendesse.
Subito dopo aver appoggiato bici e zaini siamo andati a rinfrescarci alla suddetta fontanella. Dopo aver fatto un paio di vasche ciascuno, venivamo obbligati dal capo ad un quarto d'ora di aquagym. Iddo stava fuori seminudo mostrandoci gli esercizi da ripetere, noi seguivamo in acqua i suoi movimenti, al ritmo della suoneria del telefonino di Teacher. Subito dopo questa sessione di allenamento, Mylor metteva le birre a rinfrescarsi nell'acqua, mentre Teacher ci metteva la sua banana.
Dopo aver fatto martiri di due o tre tafani, non restava che metterci a mangiare! Qui mylor dava il meglio di se stesso ponendo di fronte ai nostri occhi lucanica, bresaola, frutta e altro. Prima di tagliarle su uno dei tavoli che erano li, ci chiede si abbiamo fatto il vaccino contro l'epatite A. Iddo e Teach dicono di si. Io non ne sono sicuro, ma taccio per paura di non ricevere da mangiare. Il seguito ve lo lascio immaginare, in mezzo a tanto ben di Dio, la birra fresca è stata un'epifania di gruppo. Il pranzo passa fin troppo velocemente, l'ora è tarda e decidiamo di inforcare nuovamente le biciclette. [...]

[ho fatto un po' di pasticcio coi tempi verbali ma non ho voglia di correggere, abbiate pazienza]
Non molto sicuri della direzione da prendere, ripartiamo in direzione Cauria. Max, per l'ennesima volta asserisce che "in linea d'aria" manca poco. Qualcuno di noi grugnisce.
Le indicazioni agli incroci cominciano a diventare un po' più dettagliate (prima manco c'erano); cionondimeno bivi, trivi e quadrivi continuano ad abbondare. Lo scazzo ci spinge a seguire l'intuito per metà di essi. Per l'altra metà il genio militare della combriccola si riuniva per qualche minuto, per poi indicarci la strada giusta, con un tono di voce poco sicuro che non infondeva alcuna fiducia nei restanti partecipanti.
Alla fine di una salita piuttosto dura cominciano i pronostici sull'ascesa rimanente. Io e Mylor siamo i più pessimisti. Così pessimisti che poco dopo ci troviamo a sperare con tutto il cuore di sbagliarci.
Da questo punto si pedala in un susseguirsi di "che fatica!"; "cosa dice il tuo computerino?" e "se veramente ne mancano altri 300m moriamo qui".
Per fortuna qualche discesa corta ma divertente ci da la forza e la voglia di affrontare la successiva salita, lunga e... lunga e basta.
Finalmente raggiungiamo i sudati 1400m di quota, a questo punto non si può che scendere! Discesa poco ripida ma molto scorrevole e veloce, breve salita, discesa più tecnica. Cauria.
Mi lascio assalire dai ricordi di quando, come animatore, ho passato qui una settimana con alcuni dei bambini più bravi e collaborativi tra quelli che avevano partecipato al campo estivo a Bressanone (purtroppo c'era lo stesso qualche testa calda, ma questo a voi non interessa...).
Attraversando il paese passiamo di fronte ad un bar che non poteva non attirare la nostra attenzione. Niente da fare, dobbiamo fermarci. Io recito perfettamente la parte del bambino del gruppo, ordinando un gelato che non regge il confronto con le birre da mezzo e le Radler da litro degli altri. L'orso alla guardia del locale non sembra minaccioso. Ciononostante kira assume le sembianze di un west highland wite terrier alla vista di questo pastore tedesco che sembrava un molosso napoletano con la maschera da pastore.
La signora che ci serve sembra spaventata dalle nostre ordinazioni, dato che a suo dire gli italiani solitamente ordinano birrine da 0.2l.
Noi prendiamo subito le distanze da questi ipotetici individui e ci gustiamo la nostra sosta, prima di raggiungere nuovamente i mezzi.
La discesa su sterrato comincia subito. Dopo i primi 100m su fondo molto tenero, attraversiamo la strada asfaltata, ci vestiamo e scendiamo fino ad un maso.
Altro bivio.
Io sono in preda ai conati di vomito.
Dopo attenta analisi e lunga discussione, il capo ed Igor decidono per uno dei due sentieri. Il quale si sarebbe ricongiunto col primo 20 metri dopo. Pazienza.
Passando vicino ad un'altra casetta, io, Mylor e Teacher incontriamo una signora con un potente Rottweiler, il quale non sembra apprezzare la nostra presenza. La signora lo richiama alla calma e ci chiede se siamo solo noi tre. Noi confermiamo: "certo, signora, tranquilla".
Lo scherzo sortisce l'effetto sperato: poco dopo infatti sentiamo un potente grido di dolore, e il capo ci raggiunge con una chiappa in meno, dicendo "simpatico il cane della signora, mi ha dato un bacino!".
Comincia la parte cazzuta della discesa: molto sconnessa, molto bagnata, in alcuni tratti molto ripida.
Il capo estrapola da un complesso sistema di equazioni integrodifferenziali il numero di stelline da assegnare alla discesa stessa.
Io rinnovo la mia promessa di eterna fedeltà a shimano, visto che il mio pedale sinistro esce illeso da numerosi violenti urti con le rocce sul percorso. (chi ha partecipato al primo raduno forse ricorderà che uno dei puzzolenti pedali vp che montavo al tempo mi ha abbandonato durante il giro del sabato, grazie ad una pessima costruzione).
Mylor ipotizza cosa succederebbe se in quella discesa avesse i suoi the one.
Igor non si fa tutte queste pippe mentali e scende con una velocità ed una scioltezza disarmanti per noi stereotipi.
Arrivati in fondo decidiamo quindi di fargliela pagare, mandandolo a verificare lo stile architettonico di un vicino ponte e cercando di fuggire senza che lui se ne accorga. Pessima si rivela l'idea di fuggire in salita e a spinta, veniamo infatti raggiunti senza difficoltà alcuna dal docente.
Ultimo sforzo tra discese e salite, raggiungiamo le macchine. Notiamo, magno cum gaudio, che sono intatte, non hanno infatti dato fastidio al bauer nel cui vigneto avevamo parcheggiato.
Un'altra cubeavventura finisce, è ora di andare.
Un ultimo saluto, al grido di: "Ignigniiiiiiiiii"...

David_jcd ha scritto:...
...

P.S.:Ho scritto tante vaccate ma il capriolo l'ho visto veramente!

Grandi foto, grande uscita e grande racconto.... anche se sembra quasi un epitaffio!!

Oggi i bubboni delle zanzare si fanno sentire!!! Il tafanone che mi ha morso sulla gamba mi sa che non ha fatto tempo a fare quello che doveva fare....perchè non ho nulla!!!