Giro dello Sciliar (BZ) - Domenica 25 luglio 2010

IddoCop ha scritto:Hai ragione

RoTi91 ha scritto:Su richiesta di Giusy (Coppolag73), posto qui il racconto che lei ha fatto per il gruppo MTB ITALIAN RIDERS su Facebook.

1. L’uscita in Val di Siusi, la desideravo, un piccolo Paradiso di cui tutti parlano, un altro pezzettino del Trenino Alto Adige, che volevo vedere. Salta l’uscita di sabato. Miracolosamente, per via del tutto fortuita, la sera del sabato so di essere libera la domenica. Avevo intravisto, nel forum della CUBE, un itinerario in Val di Siusi, nel bellissimo Parco Naturale dello Sciliar, meta ambitissima di molti bikers. Scrivo nel forum, io ho una Cannondale, si direbbe una bici di un’altra parrocchia.Il gruppo mi risponde e mi aggrego al volo. A parte la zona che visiteremo, non conosco nient’altro: presenti, difficoltà, km, dislivello, “ditemi il ritrovo e arrivo”. Penso che al massimo, in caso di difficoltà, scenderò dalla bici o torno indietro. Dopo aver dato al mia adesione, l’incertezza mi mette ansia, mi sciroppo 9 pagine del forum in cui trovo tutto, ma proprio tutto, riguardo al giro. Sembra fattibile, dall’altimetria, 1200m di dislivello, circa 30 km, c’è un tratto tecnico e uno con bici in spalla per 30 minuti circa. La mattina, prestissimo, in macchina, la musica a tutto volume, mi da la carica...

2. Ritrovo a Siusi, in funivia si sale fino all’Altopiano di Compotsch 1844 m. La giornata è meravigliosa, limpida, con temperature bellissime e tonificanti. Questo giro non lo si fa se piove o è freddo, scoprirò perché. Siamo in 7, tutte bici bi-ammortizzate, la mia è l’unica front. Qualcuno porta nello zaino, protezioni, di queste non mi preoccupo, so che almeno in salita, avrò la meglio. Per la prima volta sono in testa, non mi sembra vero, aspetto gli ultimi, chiacchiero, mi fermo e faccio foto.Il tracciato è bellissimo, un sali e scendi, salite che con agilità attraverso, quasi mi stupisco nei sorpassi e mi scuso, dando la colpa alla bici leggera che va da sola. I panorami riempono di stupore, così puri quanto incontaminati. Nel viaggio sembra essere legati da un elastico, ci si allontana, ci si aspetta, ci si raggruppa, e si riparte. Per la prima volta mi carico al bici sulla schiena, faccio qualche tentativo e poi imparo, con e senza aiuto. Si sale, sembra una Via Crucis, in fila indiana, capo chino, ogni tanto ci si ferma a rilassare le braccia...

3.Tantissimi camminatori occupano il sentiero, siamo gli unici bikers della giornata, ci guardano come se fossimo marziani, ci fermiamo, lasciamo passare, in fondo siamo sul loro cammino e non viceversa. Scopro allora un nuovo sport: il ciclo-tracking, ovvero bici a spinta su un sentiero per running o tracking. Si arriva al Rifugio Bolzano 2457 m, le mucche iniziano a leccare le bici, da così vicino io non le avevo mai viste. Ci si ristora...

4.Inizia la discesa, si va giù per prati, piene di buche, e poi inizia l’interminabile sentiero di sassi, gradini, tronchi, e passerelle, il delirio per il divertimento di pochi eletti, se fosse bagnato, sarebbe impraticabile e scivoloso. Io scivolo a piedi, all’asciutto, complice anche la pendenza non da poco. Torneremo al parcheggio a 900m e non alla funivia. Per la prima volta, tutta o quasi, la discesa, la faccio a piedi, oltre 10 Km. Gli altri si divertono, li raggiungo quando qualcuno cade o buca, o va a piedi come me. Sembrano fatti di gomma piuma, leggeri saltano e quando cadono pensano all’orgoglio ferito, io dichiaro di non aver visto niente e visto che sono l’ultima, a parte me, non ci sono testimoni. Io non ho la preparazione tecnica, e la bici adatta, non mi sento sicura, quando lo sono, salto in sella e faccio dei brevi tratti, che terminano con la precedenza ai passanti...

5.Mi godo i panorami che, probabilmente in discesa e in sella non li si apprezzano abbastanza. Raccolgo le impressioni, lasciate dal passaggio dei CUBISTI, c’è chi mi domanda se ho problemi, avendo perso una forcella. C’è chi è sicuro che le gazzelle andavano a 200 all’ora. C’è chi si spaventa anche se sono a piedi. C’è chi mi incoraggia sui sassi e in pendenza a ripetere ciò che ha visto prima, avranno sicuramente visto dei numeri in aria, che io non sono in grado di ripetere. Torno a casa in macchina, ripenso alle emozioni vissute e la pace mi invade e mi commuove.

Lancillotto ha scritto:Certe cose a me toccano particolarmente. Solo chi ha provato quelle sensazioni puo' capire. La MTB in Italia deve avere prima o poi lo spazio che ha in europa e in america. E' una scuola di vita, educa al rispetto per l'ambiente, produce emozioni e soddisfazioni uniche.
Puoi volare da Milano a NY e non vedere nulla , ma un giro cosi' in montagna ti lascia negli occhi metro per metro conquistato proprio tutto, i rumori, gli odori e cosa unica, se come me spesso si fanno cose del genere in solitaria, ti mette difronte a te stesso e ai tuoi limiti come nient'altro. Forma un carattere , uno stile di vita, aiuta a trasportare nel quotidiano il parallelo delle difficolta' e delle strategie messe in atto dal cervello per superarle.
Spero esserci per la prossima.

Lancillotto ha scritto:Certe cose a me toccano particolarmente. Solo chi ha provato quelle sensazioni puo' capire. La MTB in Italia deve avere prima o poi lo spazio che ha in europa e in america. E' una scuola di vita, educa al rispetto per l'ambiente, produce emozioni e soddisfazioni uniche.
Puoi volare da Milano a NY e non vedere nulla , ma un giro cosi' in montagna ti lascia negli occhi metro per metro conquistato proprio tutto, i rumori, gli odori e cosa unica, se come me spesso si fanno cose del genere in solitaria, ti mette difronte a te stesso e ai tuoi limiti come nient'altro. Forma un carattere , uno stile di vita, aiuta a trasportare nel quotidiano il parallelo delle difficolta' e delle strategie messe in atto dal cervello per superarle.
Spero esserci per la prossima.

Lancillotto ha scritto:Grazie, ma è la sintesi di quello che per me è arrivato troppo tardi come modo di vivere la natura e lo sport.
La palestra , gli allenamenti sotto i pesi o correre per strada non possono minimamente essere equiparati al mix di stimoli e capacita' che si sviluppano in mtb. Mi vanto nel dire che sono una schiappa totale, ma vado dappertutto e mi piace cosi', convinto che la media delle persone che non hai mai provato a scendere o salire in certe situazioni nemmeno puo' immaginare cosa serve per ...
Due anni fa' non sapevo nemmeno cosa fosse una guarnitura... anche grazie a questo forum e alle persone che ci scrivono , oggi posso raccontarvi tante cazzate.



Lancinlotto, io ho scoperto la MTB da 3 anni e solo quest'anno faccio uscite che non somigliano a passeggiate. Io mi reputo una zavorrina, visto il mio allenamento e la mia poca tecnica, spesso sono nelle retrovie.

Per settembre, considerando che il meteo, da qui in poi diventera' sempre meno clemente, sarebbe bene prevedere un paio di date possibili e poi con le previsioni alla mano decidere....

coppolag73 ha scritto:Marò!!! quando mi prende l'astinenza, non capisco più niente, son capace di farmi 20 km controvento, o 50 in asfalto con la MTB, e non sentire il peso, la fatica, ma solo l'essere liberi

IddoCop ha scritto:Stiamo andando fuori tema questi sono commenti da "emozione da biga".

coppolag73 ha scritto:Iddo, hai l'album pronto? non so se mi sono persa il link

ilDani ha scritto: Danilo!! Ok spero vi piacciano le foto!